ABC sulle fave, i legumi verdi | Marie Claire

2022-12-20 14:37:41 By : Ms. Emily Chen

Le fave sono un ingrediente diffuso in tutto il mondo. Questa pianta, la Vicia Faba, appartiene alla famiglia delle leguminose, precisamente alla sottofamiglia delle Papilionacee. Ha origini remote e antichissime: viene già coltivata 3000 anni in Africa settentrionale e in Asia occidentale, per poi diffondersi tra i popoli degli Egizi, Greci e Romani. Ad oggi ne esistono diverse varietà, ma come si usano le fave fresche? E come abbinare le fave nella dieta? Scoprite diverse e fantasiose ricette con questi salutari legumi, facili da realizzare: dalla ricetta di fave secche e cicoria, seguendo la tradizione pugliese, al primo green di cous cous, fave e limone.

Esistono diverse varianti di fave, che è un tipo di pianta annuale diffusa dall’America all’Asia. Generalmente, il frutto di questa specie si compone di baccelli di diversa lunghezza, a seconda della variante , che possono contenere dai 4 ai 10 semi verde chiaro. I semi della fava sono coltivati e mangiati da millenni fino ad oggi, ma non è stato sempre un percorso serenissimo. Ad esempio Pitagora, il noto filosofo del VI secolo a.C., nutriva un fortissima diffidenza verso le fave, al punto da vietare ai suoi discepoli di mangiarne e preferire di farsi acciuffare dai suoi assassini, piuttosto che passare per un campo di questa pianta. Secondo più attuali superstizioni invece, trovare una fava con 7 baccelli (di solito se ne trovano 6) è un simbolo di buona fortuna. Superstizioni a parte, a cosa fanno bene fave? Le fave sono molto salutari: forniscono un ottimo apporto di proteine, perciò sono sicuramente da inserire in una dieta vegetariana. Inoltre hanno pochissimi grassi e zuccheri e sono ricche di ferro, vitamine e fibre, anche se dopo la cottura molte di queste proprietà si perdono, quindi meglio optare per ricette di fave crude. Il resto è tutta acqua, di cui sono composte all’80%. Le fave possono essere consumate sia cotte che crude, e possono essere acquistate sia secche che fresche. Tutto questo vale per tutti, ma un’eccezione importante vale per chi soffre di favismo. Chi soffre di questa anomalia genetica deve tendenzialmente evitare di entrare in contatto con questi legumi. Chissà se Pitagora non soffrisse di favismo?

Fave secche ricette, secondo la tradizione pugliese

Le fave secche sono un alimento che si conserva a lungo nelle nostre dispense, e possono essere preparate in cucina in diversi modi.

Tempo di preparazione: 1 ora più il tempo di messa a bagno delle fave secche (una notte)

Come si usano le fave fresche?